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Integrazione Lavorativa

l'immigrazione è uno dei fenomeni sociali mondiali più problematici e controversi, dal punto di vista delle cause e delle conseguenze.

Secondo il parere di alcuni studiosi, soprattutto in riferimento all'Europa e all'Italia, l'immigrazione può avere ripercussioni positive anche per i Paesi di destinazione. Il processo di invecchiamento della popolazione è un fenomeno demografico che sta interessando l'intera Europa, come conseguenza del generale miglioramento della qualità della vita e del declino della natalità in vari paesi.

Tra gennaio e giugno 2021 sono arrivati ​​in Europa oltre 55.000 rifugiati e migranti (il 24% bambini). L'Italia ha registrato oltre 20.000 nuovi arrivi nella prima metà del 2021.



Rispetto ai migranti, i rifugiati in genere arrivano nel paese ospitante senza la conoscenza della lingua e in un contesto culturale sconoscuto. Di conseguenza, anche se il loro inserimento lavorativo ha dei tempi molto lunghi e complessi. Pertanto, i rifugiati sono spesso tra i gruppi più vulnerabili, che devono affrontare oltre le barriere sociali anche quelle economiche. Le opportunità iniziali al momento del loro ingresso nel paese ospitante sono fondamentali per una rapida integrazione e per una autonomia economica di lunga durata.



Una Città non Basta Cooperativa, oltre a gestire i centri d’accoglienza per rifugiati dando una adeguata assistenza dal punto di vista legale, sanitario, linguistico e culturale, si è data un obiettivo ancora più important

e, quello di svolgere un ruolo a superare la barriera all’ingresso del mondo lavorativo.


Riteniamo che il settore privato possa svolgere un ruolo cruciale al fianco delle istituzioni e delle organizzazioni della società civile nello sviluppo di azioni per promuovere la piena ed efficace integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro. I datori di lavoro attraverso tirocini, apprendistati, formazione sul lavoro e diversi tipi di contratto. Ciò consente ai rifugiati di diventare autosufficienti e di riappropriarsi della propria posizione all'interno della comunità che li ha accolti, contribuendo allo stesso tempo alla crescita aziendale, arricchendo i rapporti tra i dipendenti, e avendo un impatto positivo sul gettito fiscale e sul sistema economico nel suo complesso nel paese ospitante.


La Guida delle aziende all'assunzione dei rifugiati in Italia, prodotta da “TENT Partnership for Refugees” insieme a Ires Piemonte e UNHCR, evidenzia molti dei vantaggi derivanti dall'inclusione dei rifugiati nelle aziende, sia in termini di fidelizzazione che di produttività.


La Cooperativa Una Città non Basta crede che investire nelle capacità e nello sviluppo dei rifugiati possa aiutare a sbloccare il loro potenziale, portando a livelli più elevati di produttività e innovazione a lungo termine.

Costruire un ambiente inclusivo migliora la partecipazione, le prestazioni e la cooperazione all'interno dei team di lavoro e ha un impatto sociale sulla reputazione dell'azienda e del marchio.

 
 
 

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